Yin
Yoga
Yin, il femminile: buio, passivo, ricettivo, riflessivo, interiorità, introspettivo, freddo.
Yin Yoga, l’arte della quiete nelle posizioni che penetra profondamente nei tessuti connettivi (fascia, muscoli, tendini, legamenti e ossa), nutrendoli e lubrificando le articolazioni, espandendo la flessibilità e stimolando il flusso energetico nei meridiani e nelle nadis per liberare i blocchi energetici nel Qi o Prana (la forza vitale).
La pratica si esegue con una lunga tenuta (almeno 3-5 minuti), possibilmente in immobilità, con una muscolatura completamente rilassata, per favorire la diminuzione delle tensioni, praticando una respirazione calma e profonda, facendo affiorare una consapevolezza del “qui ed ora”.
La saggezza dello yoga ci insegna che nulla più di una pratica costante delle asana prepara il corpo a lunghe sedute di meditazione.
Ma quando si inizia a praticare seriamente la meditazione, si scopre che la realtà non è proprio così, le articolazioni, la schiena, i fianchi, tutto duole durante le sedute e la mente è costantemente in agitazione.
Il benessere psico-fisico, cioè la sensazione di comodità e di facilità nel movimento non dipende soltanto da muscoli forti, ma anche da articolazioni flessibile e sane
P.G.
Ecco dove l’antica disciplina Taoista ci aiuta a comprendere la difficoltà nello stare seduti a lungo. Aggiungendo pertanto alla regolare pratica alcuni accorgimenti, e così lo stare seduti in meditazione diventa sempre più semplice e la meditazione (l’osservazione di ogni momento) può avere luogo. Dei suoi 196 Sutra (versi) Pantanjali dedica allo asana unicamente questi tre versi e li descrive nel seguente modo:
2.46 sthira sukham asanam
La posizione (asana) dello yoga deve essere stabile, immobile, comoda, confortevole, e duratura nel tempo.
2.47 prayatna shaithilya annata samapattibhyam
L’obiettivo nel perfezionare la postura è quello di rilassare e lasciare andare ogni sforzo, permettendo all’attenzione di emergere infinitamente.
2.48 tatah dvandva anabhighata
In cambio otterremo una pace ed una serenità lontani dalla sofferenza data dagli opposti (freddo e caldo, buono e cattivo o pena e piacere).
Dal momento che lo Yin Yoga ci chiede di rilassare completamente i muscoli intorno ai tessuti connettivi, questa azione favorisce l’allungamento di ogni tessuto del nostro corpo. Non tutti gli stili di Yoga più dinamici ci permettono questo allungamento, effettuato inoltre in modo efficiente ed in piena sicurezza come lo Yin Yoga.
Analizzando le varie tecniche dello yoga, dalla prospettiva dello yin e dello yang, l’aspetto più rilevante risulta l’elasticità dei tessuti coinvolti. I tessuti più Yang sono i muscoli che contengono più fluidi, sono più morbidi e malleabili, mentre i tessuti più Yin sono i tessuti connettivi (legamenti, tendini e fasce), oltre alle ossa che sono più dure, più secche e tese. Pertanto si può affermare che gli esercizi che si focalizzano sui muscoli sono di natura yang, quelli sui tessuti sono di natura yin.
Il principio dello Yin Yoga sta nello “stressare” i tessuti, in modo che il corpo risponderà rafforzandosi. Stressando moderatamente le giunture non si avranno incidenti, in quanto questi stessi tessuti non amano il ritmo, la dinamicità, bensì la lentezza, il tempo ed il rilassamento. Infatti, come già menzionato, le posizioni yin devono essere mantenute nel tempo, inizialmente minimo 3 minuti, aumentando questo tempo con la pratica, al fine di allungare i tessuti, rafforzandoli allo stesso tempo.
E non è quello che tutti vorremmo? Un corpo forte, flessibile, resistente agli urti e al tempo?
Una buona e regolare pratica yin ci permette di aumentare la flessibilità nelle giunture, rispettivamente nei legamenti, che tendenzialmente sono i primi ad accorciarsi lentamente ed inesorabilmente, impedendoci di muoverci come facciamo regolarmente da bambini. Pensiamo ai fianchi, alle anche, al bacino e al basso schiena.
Inoltre nelle posture più statiche e meditative, effettuate in totale rilassamento, si favorisce il calmarsi della mente e delle tensioni, permettendo alla consapevolezza di emergere nel “Qui ed Ora”. YS 3.46-48.
Ulteriori informazioni:
http://www.yogajournal.com/article/practice-section/yin-yoga-2/
http://www.yogajournal.com/article//yj-interview-delight-insight/
Insight Yoga, Sarah Posers, Shambala 2008
Yin Yoga …. Outline a quite pratice, Paul Grilley, White Cloud Press 2002
con Karuna