Cosa sono e come tenere le articolazioni sane con rimedi naturali?
Le articolazioni sono una zona in cui due ossa si uniscono, permettendo così in alcuni punti movimenti più o meno limitati (cranio), o molto estesi come le spalle, le mani, e le ginocchia.
Molto spesso, in parte a causa dell’età che avanza, o perché talvolta sottoponiamo muscoli e ossa a sforzi prolungati. I movimenti più banali diventano così dolorosi, tanto che il riposo o l’uso di antinfiammatori e antidolorifici, sembrano gli unici modi per andare avanti. Composti chimici sicuramente efficienti ma che inevitabilmente portano con sé effetti collaterali, soprattutto a livello di fegato e reni, acutizzando il problema di base. Le articolazioni del corpo umano sono meccanismi meravigliosi e complessi, che permettono migliaia di movimenti tutti i giorni sopportando sollecitazioni anche molto intense.
“La salute scaturisce da uno stile di vita giusto; la malattia, da uno stile di vita errato”
Artrosi o artriti?
Artrite e artrosi sono simili e si accavallano, eppure sono cose diverse. Entrambe reumatiche, entrambe articolari, entrambe dolorose, entrambe caratterizzate da rigidità e limitazioni nei movimenti.
L’artrite si esplicita in diverse forme che sono l’artrite reumatoide, la gotta, le connettiviti come il Lupus Eritematoso Sistemico, ed è un processo infiammatorio acuto che colpisce tendini e legamenti comportando calore e gonfiori.
L’artrosi si differenzia dall’artrite perché non è infiammatoria, ma cronico-degenerativa, e perché colpisce soggetti oltre i 50. L’artrosi una malattia degenerativa, cronica e dolorosa riguardante soprattutto le cartilagini. Colpisce i condrociti, le cellule che costituiscono la cartilagine e che, nonostante abbia una componente infiammatoria non è una malattia infiammatoria. Quando la cartilagine che circonda l’osso nell’ articolazione si usura in maniera anomala viene sostituita da un nuovo tessuto osseo provocando il deterioramento di tutte le strutture articolari: i legamenti, le ossa, I muscoli e il liquido sinoviale che lubrifica l’articolazione. L’alterazione di queste strutture porta al contatto tra le ossa, causando l’irrigidimento ed il blocco dell’articolazione.
Infiammandosi esse si gonfiano e premono contro le articolazioni producendo dolore. Anche le tendiniti, infiammazioni ai tendini (tessuti fibrosi che uniscono il muscolo all’osso), sono causa di dolori articolari. Vanno messi in conto pure i dolori da fibromialgia e da sindrome di fatica cronica.
Quali possono essere i sintomi iniziali?
articolazioni dolenti al tatto
gonfiore articolare
sensazione di calore a livello delle articolazioni
rigidità articolare nelle prime ore del mattino accompagnata a difficoltà di movimento
“Ricordo molto bene quando ad appena quarantenne già inizia ad avere problemi nel chiudere le dita delle mani, e anche sollevare le borse della spesa era diventato impossibile ed insostenibile.”
Le limitazioni del movimento danno molto spesso l’impressione che la debolezza sia scaturita da noi, non riuscendo a condurre le nostre abituali azioni giornaliere, tendendo magari all’isolamento, sperimentando difficoltà nel lavoro o a scuola. Questo man mano ci porta a caricarci di impotenza, di stress e di ansia, a discapito della nostra salute.
Che relazione c’è tra lo sviluppo tumorale e quello artritico?
A causa delle errati abitudini di vita, il corpo mette in atto diversi metodi per mantenere l’equilibrio, far fronte alle emergenze e recuperare la sua efficienza operativa. Un primo metodo consiste nella accumulazione e nell’incapsulamento del materiale tossico eccedente in neoformazioni chiamate neoplasie o tumori. Il secondo metodo sta nel depositare le tossine nelle giunture, causando per l’appunto infiammazioni, irrigidimenti, insomma i dolori chiamati nell’assieme artrite.
Permettendo al nostro corpo di disintossicare attraverso delle sani abitudini di vita e alimentari, la condizione reumatica ed artritica potrà così man mano svanire, lasciando spazio ad una vita sana e molto più vivibile.
Di solito, di artrite o artrosi se ne parla come se fosse una mera situazione degli anziani, ma realtà è ben diversa, lo vedo già giovani, anche nei ragazzi, la loro mancanza di flessibilità, o l’eccessiva usura in altri casi, rendono le problematiche articolari una realtà ben più pressante, già a partire da una età giovane. Possiamo chiamarla una delle tante patologie dell’era moderna.
Prima di guarire qualcuno, chiedigli se è pronto a rinunciare alle cose che lo hanno fatto ammalare – Ippocrate
Computer, cellulari, sedentarietà, divano, mancanza di movimento adeguato, auto, bus, scale mobili, ascensori e altro, questo è il nostro mondo! Il nostro corpo è fatto per muoversi, per correre, camminare, praticare lavori manuali, alternando i movimenti, meglio essere dei tuttologi, coloro che riescono a fare un po’ di tutto, per utilizzare le articolazioni in modo bilanciato, così come l’allungamento delle fibre, dei muscoli, dei tendini ed infine dei legamenti. Anche ad esempio avere una buona muscolatura funzionante, che permetta di effettuare tutti i movimenti necessari a tenere le articolazioni lubrificate.
Prevenire è meglio che curare
Diversi studi sono stati presi in esame e hanno dimostrato che dolori articolari e altri sintomi legati all’artrite reumatoide peggiorano quando si segue una alimentazione che integra tutti gli alimenti, portando anche al sovrappeso. Al contrario, le diete prive di alimenti di origine animale e ricche di frutta, verdura e fibre riducono in significativo i sintomi.
Grazie infatti ad una migliore composizione batterica dell’intestino, siamo in grado di ridurre l’infiammazione e il dolore articolari, oltre all’indurimento delle arterie.
Diviene così fondamentale prendersi cura del microbioma intestinale, seguendo alcuni consigli:
Dieta basso-proteica, vitale, frutta e verdure, anche sotto forma di estratti
L’esercizio aiuta a migliorare l’umore , diminuire il doloreaumenta l’elasticità, mantiene sotto controllo il peso corporeo e migliora l’equilibrio diminuendo il rischio di cadute.
Lo yoga per allungare, rilassare e rafforzare il corpo, migliorare l’umore, diminuire il dolore, aumentare l’elasticità, mantiene sotto controllo il peso corporeo e migliorare l’equilibrio diminuendo il rischio di cadute
Limitare o meglio eliminare fumo, farine raffinate, caffè, the, alcol, zucchero
Esposizione frequente al sole, dal aprile a settembre almeno 30 minuti al giorno meglio se nudi
Gestione del metabolismo per ridurre il peso e ovviare all’obesità
Omega 3 (doTERRA) nella versione vegan, l’unica davvero assimilabile e efficace.
Quale può essere in questa patologia il ruolo del digiuno?
Il digiuno rappresenta una accelerazione depurativa e allo stesso tempo una guarigione bilanciata e naturale, la migliore che abbiamo a disposizione, la conoscono molto bene anche nel regno animale. Ad esempio l’energia richiesta per digerire il cibo viene alternativamente impiegata e convogliata per velocizzare l’espulsione delle tossine.
Anche alcune bevande aiutano a contrastare la sintomatologia dolorosa dell’artrite: una tisana alla curcuma ad esempio, in abbinamento con lo zenzero (1/2 cucchiaino di curcuma e ½ di zenzero in ½ l di acqua bollente), costituisce un ottimo mix perché unisce l’azione antidolorifica e antinfiammatoria naturale di queste spezie. Quando la tisana è pronta per essere bevuta, puoi aggiungere anche a piacere una goccia di olio essenziale di curcuma o di zenzero. Assicurati che siano oli puri che possono essere ingeriti.
Qualche consiglio della nonna
La borsa dell’acqua calda aiuta a contrastare i dolori articolari di origine ormonale e dovuti all’artrosi, grazie all’effetto vasodilatatore del calore. Se invece è presente anche infiammazione, per artrite, trauma o sforzi eccessivi, che in genere è accompagnata da gonfiore della zona, allora può giovare la borsa del ghiaccio, grazie all’effetto di vasocostrizione del freddo.
Pratico yoga dal 2004 e ho iniziato proprio grazie ai miei dolori articolari e di schiena, in quanto a quaranta anni presentavo già diverse patologie invalidanti quali mal di schiena cronico, male alle articolazioni delle mani e la cervicalgia pronunciata. Come giâ anticipato modificai nettamente l’alimentazione ed inizia le mie lezioni di yoga, che mi hanno portata, grazie al suo beneficio, a diventare insegnate di yoga e di meditazione, e consulente del benessere.
Nello yoga, dopo una base di diversi stili di yoga (hatha, sivananda, vinyasa e astanga), ho deciso di seguire il desiderio, quello di specializzarmi in yoga terapia per aiutare le persone ad ottenere gli stessi benefici che io avevo riscontrato nella pratica.
Incontrai così anche lo yin yoga, che amo particolarmente praticare e insegnare, uno stile statico per permette alle fibre, rispettivamente ai tessuti di allungarsi (muscoli, tendini e legamenti). Si tratta uno stress benevolo sulle articolazioni, possiamo paragonarlo all’apparecchio ai denti. In fondo si ritiene che le ossa non possano essere modificate? Cosa fa invece l’apparecchio ai denti se non seguire lo stesso principio di leggera tensione continua?
Una posizione di yin yoga idealmente va tenuta minimo 3-5 minuti inizialmente, in modo completamente rilassato e statico, in fondo in modalità meditativa.
Consigli con gli Oli Essenziali
In caso di artrite reumatoide sono certamente consigliati gli impacchi umidi e caldi, con l’aggiunta di un olio essenziale anti infiammatorio oppure la miscela deep blue, composta da oli wintergreen, canfora, menta piperita, tanaceto blu, camomilla tedesca, elicriso e osmanto. Sono tutti oli con un’alta concentrazione di proprietà antinfiammatorie e analgesiche, un valido aiuto a gestire vari problemi a carico del sistema nervoso, muscolare e articolari. Consigliato per dolori alle ginocchia, mal di schiena, mal di testa, cervicale, strappi muscolari, tendiniti, ne ha tratto vantaggi e non se lo fa mancare mai tra i rimedi di pronto soccorso.
Deep Blue Polyphenol Complex è progettato per offrire un supporto naturale senza pari, studiato clinicamente per la sua capacità di promuovere la mobilità e supportare la salute di molti tessuti, nato per offrire un sollievo naturale senza paragoni. Contiene estratti di polifenoli (antiossidanti naturali presenti nelle piante, di frankincense (incenso), turmeric (curcuma), ginger (zenzero), melagrana, acini d’uva e tè verde. Assumere al bisogno o quotidianamente per benefici a lungo termine 1 capsula al mattino e 1 alla sera insieme al pasto.
Ricette 1 goccia di incenso + 1 goccia di lavanda + 1 goccia di deep blue da massaggiare direttamente sulla zona interessata, diluito con 3 gocce di olio di cocco frazionato
2 gocce di miscela deep blue 1 goccia di eucalipto, anti infiammatorio 1 goccia di menta peperita, anti infiammatoria, anti dolorifica e rinfrescante 1 goccia di sandalo, sedativo e tonico del sistema nervoso in un cucchiaio (5 ml) di olio vettore olio di cocco frazionato e massaggiare delicatamente la zona interessata fino al completo assorbimento.
1 goccia di olio wintergreen, contiene salicilato di metile, un potente analgesico, anti infiammatorio 1 goccia di elicriso, disintossicante sulla zona interessata come compressa calda e ripetere , se necessario più volte al giorno.
1 capsula vuota con 2 gocce di incenso, 2 di lemongrass e 2 di maggiorana, max due al gg se necessario per contenere il dolore, nella fase acuta.
Cane Il tuo cane è a disagio per dolori ai muscoli o alle giunture o alle anche o ginocchia? Ha bisogno di un supporto antinfiammatorio o un supporto per un buon funzionamento del sistema nervoso.
Prendi una boccetta da 15 ml e metti i seguenti oli essenziali doTERRA:
20 gocce frankincense 20 gocce copaiba 20 gocce menta piperita 20 gocce elicriso 20 gocce maggiorana Riempite la boccetta con olio frazionato di cocco.
Prova ad applicare 1 goccia ogni 15 cm sulla spina dorsale dalla base del cranio all’inizio della coda e accarezza il cane (per cani a pelo lungo: dividere il pelo e far cadere la goccia vicino o sulla pelle) ogni 6 ore.
Avvertenze Mai usare deep blue sugli animali in quanto contiene Wintergreen, molto tossico per i nostri amici pelosi.
Per i gatti la diluizione è maggiore e anche le accortezze e soprattutto mai utilizzare oli oli direttamente su animali e bimbi.
Inoltre per gli animali, così come le donne in gravidanza ed i bimbi, chiedi sempre prima alla tua consulente di riferimento o nel gruppo se ne hai uno, per assicurarti che il peso, l’età e la quantità siano in equilibrio, e che non vengano usati oli con controindicazioni.
Conclusione
Personalmente devo allo yoga e all’alimentazione vegetale la mia totale guarigione dalle patologie dell’artrosi e diverse altre di cui parlo anche in altri articoli e come sempre ripeteva la mia omeopata: mi sono praticamente curata da sola attraverso i rimedi naturali, motivo per cui li offro a te, ogni settimana un tema diverso. Allo stesso modo devo ringraziare i prodotti doTERRA poiché oggi mia madre, di 89 anni, è perfettamente libera da ogni medicina e godi davvero di ottima salute, con un buon sistema immunitario e le sue articolazioni sono davvero in ottimo stato.
Ti informo sto creando una piattaforma sul mio sito dedicata alle lezioni on line in registrata con abbonamento, sui temi: yoga, meditazione, alimentazione e oli essenziali.
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Buona vita e buona articolazione giovane e funzionale.
I motivi per cui un buon riposo è di vitale importanza
Quando ti svegli la mattina, come ti senti? ben riposata? o piuttosto come se ti fossi rigirata tutta la notte? Ti senti forte e rinvigorita, pronta a iniziare la giornata, o appesantita dal poco sonno della notte precedente?
“Ogni sera, quando vado a dormire, io muoio. E la mattina dopo, quando mi sveglio, sono rinato.” Mahatma Gandhi
Il sonno per molte tradizioni antiche è paragonato a una piccola morte che tutti i giorni avviene, e di cui non è possibile farne a meno. La difficoltà a morire-ogni-giorno (alternarsi del giorno e della notte) ci mette in relazione con il simbolo centrale dell’insonnia, addormentarsi equivale in qualche modo ad assentarsi dalle cose che accadono. Si può comprendere come la persona che soffre d’insonnia sia fortemente attaccata alla sua dimensione cosciente.
“Se la morte è assenza totale di sensazioni, come se si dormisse un sonno senza sogni, oh, essa sarebbe un guadagno meraviglioso.” Socrate
Quando dormiamo, il nostro cervello e il nostro corpo attraversano importanti processi necessari per la crescita, l’apprendimento e la memoria, e il recupero dei sistemi corporei. Alcuni di noi pensano che sarebbe bello dormire di più; tuttavia, il sonno di qualità non dovrebbe essere visto come un lusso, ma piuttosto come una necessità, importante per la sopravvivenza quanto il cibo e l’acqua.
Alla fine della giornata il tuo cervello, come qualsiasi altro organo del corpo, pretende di essere lasciato a riposo. Se “dormi bene” te ne accorgi subito, i benefici di un sonno riposante e di qualità sono molteplici, per citarne alcuni:
Rigenera le energie (fisiche e mentali)
Riequilibra i processi fisiologici
Restituisce entusiasmo e voglia di vivere
Crea pace e serenità tra i tuoi sensi
Cosa fondamentale: riassetta la memoria.
Durante la notte, dovremmo sperimentare diversi livelli di sonno che aiutano il cervello e il corpo a riposare e recuperare. Il nostro complesso processo del sonno comprende diverse fasi.
Nei diversi stadi Nrem (no rapid eye movements), si tratta della transizione dalla veglia al sonno leggero (dalle onde cerebrali Beta, alle onde Alpha, successivamente Theta ed infine Delta), esattamente come fa la meditazione, soprattutto quando praticata regolarmente e per lunghi periodi. Passando dall’attività più mentale, ad una concentrazione e calma interiore, ed infine lo stadio Rem, dove avvengono la maggior parte dei sogni. Si ritiene che il sonno Rem svolga un ruolo nel consolidamento della memoria, nell’apprendimento e nella regolazione dell’umore. Questi diversi stadi di intercalano tra di loro per terminare in rem.
Cosa può miniare questo equilibrio così perfetto e funzionale, e soprattutto di vitale importanza?
Stanchezza fisica, eccessivo lavoro mentale, dispiaceri, arrabbiature, preoccupazioni, ansie, emozioni eccessive, sono tutti fattori che contrastano il sonno. Anche il contrario, dormendo troppo, non è di aiuto in quanto, il metabolismo rallenta per un periodo prolungato, aumentando il rischio di incorrere, a lungo andare, in disfunzioni metaboliche.
Al giorno d’oggi facciamo tutto di fretta, dall’andare di corsa al lavoro, impegni familiari sempre più in aumento, pasti veloci per far conciliare il nostro turbinio di tutti i giorni. L’ansia e i troppi pensieri portano a respirazione affrettata, meccanica e toracica, anziché diaframmatica-addominale, ritmata e profonda. Tutto di fretta, nei pasti e nei respiri, persino nelle attenzioni per noi stessi e per il prossimo.
Religioso rispetto per l’intestino
Una maggiore attenzione alimentare può venirci in aiuto quando, ci sentiamo più affaticati, lo sforzo fisico ci pesa di più, abbiamo difficoltà a concentrarci, siamo più irascibili. Se la problematica non la si risolve e diventa cronica, questo fastidioso disturbo ci cambia la vita in modo significativo condizionando la nostra vita sociale con episodi di perdita della memoria, mal di testa, stress, sbalzi d’umore, ansia, diminuzione dell’attenzione, della capacità di vigilanza e, nei casi più estremi, persino allucinazioni e psicosi.
La deprivazione del sonno è una delle torture utilizzate per indurre i prigionieri a rivelare i loro segreti. Quando non dormiamo siamo più fragili, meno reattivi, meno lucidi e in un certo senso più indifesi. Negli allevamenti intensivi delle galline la luce viene tenuta accesa 24 su 24, per confonderle e farle deporre uova continuamente, con grande tortura fisica e psicologica, ed in fatti durano pochissimo e muovo velocemente, per divenire carne indigesta, e energeticamente certamente influenzerà anche il nostro organismo.
Inoltre le fermentazioni intestinali generano anomalie sul piano digestivo, causando disordini funzionali al sistema nervoso, dei reni e del cuore. L’intestino è l’organo che più risente di emozioni negative come paura, insicurezza materiale e spirituale. Gli ultimi studi di neurogastroenterologia confermano che cervello cranico e cervello generico-intestinale sono connessi direttamente tramite il nervo vago.
Il cervello enterico, situato nell’addome, ha uno stretto nesso con le emozioni e con l’inconscio. Il cervello enterico è produttore primario di neurotrasmettitori, producendo il 95% della serotonina, ormone del benessere e della serenità. Poter contare tutti i giorni su una buona digestione è pertanto di importanza stratosferica. A 14 anni, a causa dei miei seri problemi nell’apparato digestivo, già mi venne consigliato di eliminare la maggior parte dei derivati animali nella mia alimentazione, ed è anche grazie alle mie intolleranze che sono arrivata al vegan, la mia più grande passione.
L’uso sconsiderato, abituale ed in genere da dipendenza di caffè, tè, cole, bibite e alcolici non fa che aggravare la situazione, senza dimenticare tutte le bevande artificialmente energizzanti, tipo redbull ecc…, i quali a lungo andare possono solo creare danni al sistema nervoso e all’organismo.
Considera seriamente l’importanza di eliminare dove possibile i farmaci e soprattutto gli ansiolitici, che oltre a creare una dipendenza a scalare, rischi di allontanare sempre di più il sonno.
Ti consiglio caldamente di creare la tua nuova sana abitudine nel consumare centrifugati di frutta e verdure per un miglior apporto di minerale fondamentali, e mangiare quando possibile l’albicocca, la pesca e la mela. Puoi sempre trovarle anche sotto forma di frutta secca quando sono fuori stagione, preferibilmente biologica. Per le verdure le amiche del sonno sono amiche cavolo, lattuga e zucca, oppure per i cereali l’avena, e nei legumi il luppolo, solo per citarne alcuni. Le mandorle, mie adorate amiche che metto in ammollo la sera in acqua, sono un alimento in grado di riequilibrare il sistema nervoso, remineralizzando grazie alla sua di magnesio, calcio, fosforo, zolfo e potassio, e ricchissimo nel contempo in vitamina A e vitamine del gruppo B.
Mangia lentamente e mastica con cura ogni fogliolina di crudo, ogni spaghetto, ogni chicco di riso, ogni semino di fico, di kiwi, di melagrana, e ricorda che la prima digestione è in bocca, e che non hai denti nello stomaco o nell’intestino, come invece pensavo io da bambina. Approfondisci l’argomento salute e cibo con la lettura del mio articolo: la i pilastri per una bellezza votata tutta al naturale.
Alcuni accorgimenti che ci possono aiutare a conciliare il sonno.
Un rilassante pediluvio, con auto massaggio e l’aggiunta di oli essenziali
Evitare i dispositivi elettronici (anche la TV) almeno un’ora prima di andare a letto.
Minimo 30-60 minuti al giorno di camminata sostenuta o la pratica dello Yoga (vi sono diversi stili, dal più lento al più movimentato), per stimolare la circolazione linfatica. Il movimento, infatti, favorisce il rilascio del “fattore di crescita neurotrofico mentale”, che aiuta la memoria e permette di accedere ai ricordi positivi, favorendo stati d’animo di serenità e pace, utili per il sonno.
Tecniche di respirazione e rilassamento quali il pranayama, soprattutto Ujiay, sono un valido ed antico aiuto per allontanare stress e preoccupazioni, promuovendo benessere interiore, per migliorare la qualità del sonno. Lo Yoga Nidra, letteralmente Yoga del sonno, è una potente tecnica di meditazione sotto la guida dell’insegnante di yoga.
Cena leggera minimo 3 ore prima di coricarsi.
Dormire con le finestre socchiuse per avere riciclo d’aria, spegnere i riscaldamenti la notte.
Orientamento del letto verso il nord e materasso duro aiutano a dormire meglio.
Leggi un libro che ti dia spunti di crescita personale o serenità prima di addormentarti
Pensa a una sfida che hai affrontato durante la giornata, una persona da ringraziare, e a qualcosa che possiedi (materiale e non), perché la gratitudine ti fa rendere conto di ciò che hai, delle tue forze e capacità, della rete di affetti che hai saputo costruire e del piacere che provi nel pensare a quelle persone e a ciò che possiedi, dando significato alla tua vita.
Un importante ormone in questa fase è sicuramente la melatonina, prodotta dal nostro organismo per regolare il ritmo circadiano, ovvero l’alternarsi di sonno-veglia quando il suo regolare funzionamento ci viene a mancare, gli integratori di melatonina possono essere di ottimo aiuto.
Un ottimo aiuto per ritrovare il sonno, sicuramente sono gli infusi di erbe e le tisane, come ad esempio il biancospino, la melissa, il tiglio, la camomilla, la valeriana e il luppolo. Dopo una giornata impegnativa piena di stress e tensione, una tisana è quel che ci vuole per ritrovare quel piccolo angolo di tranquillità, rilasciando un effetto rilassante sul sistema nervoso.
Prova una tisana di biancospino, arancio e camomilla, mettendo in un contenitore di vetro 50 g di biancospino, 50 g di arancio (fiori) e 30 g di camomilla. Versa 1 cucchiaino della miscela in 25 cl di acqua bollente. Lascia in infusione per 10 minuti e filtra. Aggiungi ½ cucchiaino di acero dopo averci versato 1 goccia di olio essenziale di mandarino rosso, camomilla romana, lavanda o limone. Bevi la tisana un’ora prima di andare a letto. Prima di aggiungere l’olio essenziale alla tisana, assicurati che l’olio sia stato approvato per uso interno e sia sicuro da aggiungere alle bevande.
“Vivere non è un bene! Vivere bene è un bene!” Seneca
L’armonia è connessa alla tua vibrazione, alla tua energia fisica e mentale. Il corpo è una sorta di diapason (uno strumento acustico per generare una nota) connesso alla natura, che è l’elemento più importante, ovvero quello che ti aiuta a comprendere il sentiero delle tue emozioni. Seguendo il flusso della vita, senza opporle resistenza, o rifiutare ciò che offre, promuove l’affidarsi alla vita stessa, e sarà la vita a condurrà esattamente dove è necessario lasciare andare. Esattamente come ci insegnano fin dall’antichità le pratiche dello Yoga, del Buddhismo e del Taoismo. Il Buddha affermava: Aniccia, tutto è impermanente, un continuo divenire. Seguiamo il flusso della vita senza opporre resistenza.
Come possono gli oli essenziali venire in nostro aiuto in questa situazione?
Il tuo senso dell’olfatto è potente, può aiutarti a richiamare i ricordi, avvertirti di potenziali pericoli e persino cambiare il modo in cui assapori il cibo! Poiché il nostro senso dell’olfatto è potente e può influenzare significativamente come ci sentiamo in un dato momento.
Per molte migliaia di anni, gli oli essenziali sono stati venerati per i loro potenti aromi. Il sistema olfattivo supervisiona il tuo senso dell’olfatto, il quale è collegato a un’altra parte del cervello chiamata sistema limbico, dove vivono i ricordi. Ricordi quanto può essere potente la tua memoria con l’olfatto?
Quando un aroma raggiunge il sistema limbico, il sistema limbico genera una risposta basata sui ricordi associati all’odore. Per ricapitolare: noi inspiriamo l’olio essenziale, l’aroma viaggia fino al sistema olfattivo e al sistema limbico, e poi il nostro cervello produce una risposta. Quando sei pronto a usare gli oli essenziali nella tua routine notturna, vuoi scegliere quelli che possono creare l’ambiente calmo e rilassante che desideri all’ora di andare a letto.
Ecco qui per te alcuni oli essenziali suggeriti per un buon riposo: bergamotto, vetiver, legno di cedro, lavanda, salvia, incenso (frankincense) air, la miscela del respiro, menta piperita, copaiba, melissa, che io adoro, petitgrain, camomilla romanda, sandolo, la miscela equilibante balance, la miscela rassicurante, peace, e molti altri stupendi oli essenziali e miscele di doTERRA.
Oggi vi parlo dei miei preferiti, che sto sperimentando e mi danno molto sollievo, dal momento che la menopausa ha certamente cambiato il mio sonno e da molti anni è piuttosto irregolare, con alcune notti anche piuttosto difficili, dato anche dalla mole del mio lavoro, che adoro, ma che richiede enorme impegno fisico e mentale. Questi oli parlano e calmano il mio cuore e di rispetto anche la mia mente, sono un dono.
L’olio essenziale di lavanda (olio della comunicazione) E considerato un potente rilassante, rinomato in tutto il mondo per la sua natura gentile e calmante, che può anche essere presa internamente per promuovere una tranquilla notte di riposo.
Il mio amato olio essenziali del Madagascar, l’ylang ylang (olio del bambino interiore) Con il suo aroma ricco e floreale è stato ampiamente utilizzato in aromaterapia per la sua capacità di creare un ambiente calmante, positivo e rilassato, il che lo rende una scelta ovvia quando si tratta di andare a letto.
L’olio essenziale dolce e floreale di geranio (olio dell’amore e della fiducia) Abbellisce la pelle e calma i nervi. Quando preso internamente, il geranio può sostenere un tratto urinario sano, la funzione immunitaria, e una pressione sanguigna sana e livelli di zucchero nel sangue ad un livello normale. Il geranio è, incluso nella miscla mensile Clarycalm per le donne per la sua capacità di calmare ed equilibrare le emozioni accentuate.
La nuova, recente e davvero fantastica miscela calmante adaptiv È perfetta quando si vive momenti in cui lo stress e la tensione sembrano essere implacabili, poiché con i suoi armoni di lavanda, magnolia, neroli, copaiba e rosmarino calmano i sentimenti ansiosi, aiuta corpo e mente a rimanere in equilibrio. Ottima se utilizzata per un bel auto massaggio. Più volte al giorno o all’occorrenza strofina una goccia di adaptiv nei palmi delle mani e inala profondamente dall’addome ed espira a bocca aperta, come grande sospiri, e lascia andare tutta la tensione.
Vale davvero la pena di citare le fantastiche softgels della miscela serenity, ottimamente miscelata per creare un’atmosfera riposante al momento di coricarsi, in quanto contiene: lavanda, legno di cedro, ylang ylang, vetiver e molti altri.
Il mio consiglio personale? Applicazione 5 gocce di console – per tutto il lavoro che “sono” riuscita a fare, lasciando andare il resto 5 gocce di whisper – miscela femminile per coccolarmi 5 gocce di geranio – il cui aroma mi penetra immediatamente e mi trasporta verso l’alto 5 gocce di ylang ylang – per riscaldarmi il cuore e parlare al mio bambino interiore 5 gocce di passion – per ritrovare lo stimolo a prendermi cura di me 5 gocce di adaptiv – per instillare in me quella sensazione di poter lasciare andare tutto
In un roll on da 10ml con olio di cocco frazionato e utilizzare come un profumo sui polsi, intorno al collo, sotto la pianta dei piedi, nei palmi delle mani, nell’occipitale, oppure spalmare i ciondoli dei semi di rudrasca, made byAngeLina, o i bracciali made byCeline con la pietra lavica, per un lento assorbimento attraverso la pelle.
Aromaterapia diffusa 3 gocce di ylang ylang 3 gocce di geranio 3 gocce di adaptiv
Internamente 1-2 softgels serenity oppure 1 capusla vegetale vuota con 2 gocce di lavanda, 2 di camomilla romana e 2 di ylang ylang (potete anche sostituire a vostra scelta o con il geranio), io a volte le prendo anche durante il giorno quando mi sento particolarmente agitata per i tanti impegni, aiutandomi e restare più clama e concentrata.
Yoga e Meditazione, la pratica serale
Qui di seguito una pratica adatta ad essere eseguita la sera. Se non hai mai praticato yoga con una insegnante esperta e certificata, ti consiglio di iniziare, è la base per poter praticare yoga in sicurezza e con efficacia.
Pashimottanasana(la posizione della pinza) Siediti a terra, se fai fatica a piegarti in avanti, inizialmente con la schiena diritta, metti un cuscino a forma di salsicciotto sotto le ginocchia, dopo una dozzina di respiri, lasciati andare completamente, e lasciati cadere, lentamente, senza tirare o spingere, cercando di scendere il più possibile, al contrario, rilassa ogni parte del corpo, dal viso, alle spalle, braccia e tutto il corpo, incluse le gambe. Se ti è possibile cerca di tenere la posizione per almeno 2-3 minuti, seguendo il flusso del respiro, soprattutto concentrati sull’espiro ed il lasciare andare tutto. Cerca di restare immobile, senza muoverti, quanto ti ê possibile.
Savasana(la posizione del cadavere) Sdraiati comodamente a terra, copriti, se vuoi puoi mettere una musica rilassante e concentrati sul respiro. Allunga la nuca, allontana le spalle dalle orecchie, fai un lungo espiro e lasciati sprofondare. Senti il tuo corpo sdraiato a terra, senti le parti del tuo corpo che incontrano il tappetino o terra, e senti il suo respiro sollevare e abbassare l’addome. Ora passa lentamente in rassegna ogni parte del tuo corpo seguendo il ritmo del respiro e rilassando ad ogni espiro. Inizia dalla testa, e continua sulle spalle e le braccia, il tronco e le gambe. Fallo lentamente seguendo il tuo respiro naturale.
Personalmente conosco molto bene quanto appena descritto, la mia vita da indipendente è caratterizzata dal “fare”, dal lavorare il più possibile, e se vi aggiungiamo anche il periodo della menopausa, il quadro è completo. Motivo per cui i consigli che qui vi riporto sono per lo più esperienziali, e mi auguro che anche voi possiate fare la vostra esperienza, e condividere con me i vostri risultati o dubbi.
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Lo Yin Yang Yoga è una fusione contemporanea di stili, nonché tecniche diverse derivanti dalle antiche filosofie dello Yoga, Taoismo e Buddismo.
Lo Yin Yang Yoga è una combinazione di pratiche con l’obiettivo di creare armonia ed equilibrio nel corpo e nella mente, combinando allungamenti profondi nei tessuti connettivi lubrificando le articolazioni (Yin), con un flusso creativo e consapevole del movimento (Hatha e Vinyasa flow) tra le posizioni per energizzare e rafforzare la muscolatura (Yang).
Praticando inoltre una corretta inspirazione ed espirazione profonda (Pranayama) si favorisce l’espulsione delle tossine, per migliorare ulteriormente le funzioni epatiche di disintossicazione, permettendo al Qi o Prana di fluire liberamente.
Dal momento che lo scopo, il senso stesso dello yoga, come ci insegna il Saggio Patanjali con il Raja Yoga, è quello di raggiungere, attraverso la pratica dello yoga, uno stato di meditazione (fine ultimo), durante le lezioni ci avvaliamo dell’utilizzo della tecnica del Buddha, il Vipassana e la Mindfulness (quest’ultima è parte integrante del Vipassana).
In breve possiamo affermare che lo Yin Yang Yoga, durante la lezione, crea equilibrio tra una pratica prima più energetica, movimentata, adattando il movimento al respiro (e non il contrario), per poi terminare con una pratica più statica, contemplativa e meditativa per permettere profondi allungamenti nei tessuti connettivi, lubrificando le giunture, in collaborazione con la consapevolezza del respiro e dell’adesso, calmando la mente, osservando le sensazioni nel corpo, nella mente e nello spirito.
Un antico proverbio Taoista recita:
«un praticante deve avere la pieghevolezza di un bimbo, la forza di un boscaiolo, la saggezza di un vecchio»
presso il Centro Maa Karuna Yoga, via San Gottardo 51b, Massagno
lunedì dalle 18.30 alle 20.00
mercoledì dalle 09.30 alle 11.00
giovedì dalle 19.30 alle 21.00
Costo: singola 33, 10 lezioni 280, 20 lezioni 250, prima lezione di prova gratuita
da versare anticipatamente sull’IBAN: CH83 0844 0253 0152 4200 6
NB: dal momento in cui la lezione è confermata, le eventuali assenze non disdette con un minimo di 1 giorno di preavviso devono essere pagate, ringrazio per la comprensione !
Karuna Insegnante di Yoga, Meditazione e Coaching Responsabile delle Risorse Umane e Formatrice Coach Personale, Spirituale e del Benessere Wellness Advocate oli essenziali Consulente DreamTrips Privato: Via E. Maraini 20b, CH-6900 Massagno Centro: Via San Gottardo 51b, CH-6900 Massagno info@maakaruna.com; www.maakaruna.com
Lo Yoga cambia la vita delle persone, non solo fisicamente ma anche lavorativamente e a livello personale.
Lo Yin Yoga(Dao Yin delle arti marziali) è una disciplina ed una pratica che lavora con precisione chirurgica su corpo e mente.
Introdotta da Paul Zinke (maestro Toista americano) negli anni ’70, e dopo dal suo allievo Paul Grilley con il suo libro Yin yoga Outline of a quiet practice, in cui spiega che il benessere psico-fisico, cioè la sensazione di comodità e di facilità nel movimento non dipende soltanto da muscoli forti ma anche da articolazioni flessibili e sane.
Il mio Yin Yoga prende spunto da tutti questi esperti insegnanti e la formazione attestata dalla Sarah Powers che introdusse lo Yin Yoga accompagnato dalla Mindfulness o Vipassana.
Yin Yoga è “l’arte della quiete nelle posizioni” che penetra profondamente nei tessuti connettivi (fascia, muscoli, tendini, legamenti e ossa), nutrendoli e lubrificando le articolazioni, espandendo la flessibilità e stimolando il flusso energetico nei meridiani e nelle nadis per liberare i blocchi energetici nel Qi o Prana (la forza vitale) e le rispettive emozioni.
Tale flusso energetico rallenta e ristagna, soprattutto attorno alle articolazioni (bacino e parte bassa della schiena, seguito delle ginocchia e le spalle), in mancanza di una corretta attività fisica. In tal caso, per equilibrare i meridiani, è particolarmente utile una pratica yin lenta e consapevole, in cui ogni posizione è mantenuta passivamente per alcuni minuti, per aprire e stimolare le articolazioni, e incrementare il flusso energetico.
Lo Yin Yoga si ispira al concetto taoista di yin e yang, il giusto equilibrio tra forze opposte e complementari della natura. Tutto quello che è chiaro, mobile, caldo, flessibile, morbido ed attivo è di natura yang. È invece yin ciò che è scuro, quieto, freddo, rigido, duro e passivo. All’interno del nostro corpo, i muscoli sono di natura yang perché sono morbidi ed elastici, mentre il tessuto connettivo (fascia, legamenti, tendini, cartilagine ed ossa) è rigido, duro o poco flessibile ed è di natura yin.
Da considerare però che nulla è mai completamente yin né yang, bensì un intercalare di energie che creano l’equilibrio e la possibilità di essere vivi.
La pratica si esegue per lo più a terra e con una lunga tenuta (almeno 5 minuti) delle asana, in dolce immobilità, con una muscolatura completamente rilassata, per favorire la diminuzione delle tensioni, praticando una respirazione calma e profonda, facendo affiorare una consapevolezza del “qui ed ora” (Mindfulness).
Inoltre lo yin yoga migliora la mobilità delle articolazione prevenendo e curando lesioni e dolori, induce il rilascio miofasciale, equilibra i meridiani e stimola il flusso energetico, incrementa la flessibilità di tutto il corpo e rilassa profondamente.
Ci si avvale inoltre della tecnica più “occidentalizzata” del Training Autogeno e della meditazione Yoga Nidra per permettere un raggiungimento di quiete e calma profonda fisica e mentale.
Mentre si sperimenta una posizione Yin Yoga, si mira a creare totale rilassamento fisico e mentale per lasciare andare completamente, permettendo così gli sblocchi energetici.
Il benessere psico-fisico, cioè la sensazione di comodità e di facilità nel movimento non dipende soltanto da muscoli forti, ma anche da articolazioni flessibili e sane.
da versare anticipatamente sull’IBAN: CH83 0844 0253 0152 4200 6
NB: dal momento in cui la lezione è confermata, le eventuali assenze non disdette con un minimo di 1 giorno di preavviso devono essere pagate, ringrazio per la comprensione !
La saggezza dello yoga convenzionale sostiene che nulla prepara il tuo corpo per ore di meditazione seduti quanto una regolare pratica asana. Ma quando ho cominciato a esplorare sessioni di meditazione più intensiva, ho scoperto con mio grande dispiacere che anni di Vinyasa sudato e la padronanza di pose abbastanza avanzate non mi avevano reso immune alle ginocchia scricchiolanti, mal di schiena e fianchi doloranti che possono accompagnare lunghe ore di seduta pratica.
Fortunatamente, dal momento in cui ho preso sul serio la meditazione, sono stato introdotto ai concetti di Yoga Taoista, che mi hanno aiutato a capire le mie difficoltà nello star seduto. Ho scoperto che con alcune semplici aggiunte alla mia pratica yoga, ho potuto sedermi in meditazione con facilità, libero da distrazioni fisiche. Lo Yoga Taoista mi ha anche a aiutato a comprendere che siamo in grado di coniugare il pensiero scientifico occidentale con le antiche mappe di energia del corpo indiane e cinesi per ottenere una più profonda comprensione di come e perché lo yoga funzioni.
Le radici taoiste dello yoga
Attraverso la meditazione profonda, gli antichi adepti spirituali hanno raggiunto la comprensione del sistema energetico del corpo. In India, gli yogi chiamano questa energia pranae i suoi percorsi nadis; In Cina, i taoisti la chiamarnono qi (pronunciato Ki) e fondarono la scienza dell’agopuntura, che descrive il flusso del qi attraverso percorsi chiamati meridiani: gli esercizi del Tai Chi Chuan e Qi Gong sono stati sviluppati per armonizzare questo flusso qi; gli yogi indiani hanno sviluppato il loro sistema di posture corporee per fare lo stesso.
La medicina occidentale è stato scettica circa le mappe energetiche tradizionali di agopuntura, tai chi e yoga, dal momento che nessuno aveva mai trovato la prova fisica dell’esistenza di nadis e meridiani. Ma negli ultimi anni i ricercatori, guidati dal dottor Hiroshi Motoyama in Giappone e dal Dr. James Oschman negli Stati Uniti, hanno esplorato la possibilità che il tessuto connettivo che attraversa tutto il corpo fornisca percorsi per i flussi energetici descritti dagli antichi.
Lo yoga Taoista sposa le conoscenze acquisite da migliaia di anni di pratica agopuntura con la saggezza dello yoga.
Sulla base delle ricerche di Motoyama, lo yoga taoista sposa le conoscenze acquisite da migliaia di anni di pratica agopuntura con la saggezza dello yoga. Per capire questo matrimonio, e per usarlo per aiutarci a sedere con più facilità nella meditazione, dobbiamo familiarizzare con i concetti di yin e yang. Forze opposte nel pensiero taoista, i termini yin e yang possono descrivere ogni fenomeno. Lo Yin è lo stabile, immobile aspetto nascosto delle cose; yang è l’aspetto mutevole, mobile, rivelante. Altre polarità yin-yang includono freddo-caldo, basso-alto, calma-eccitazione.
Yin e yang sono termini relativi, non assoluti; ogni fenomeno può essere yin o yang solo rispetto a qualcos’altro. Non possiamo puntare alla luna e dire ” la luna è yin”, in quanto rispetto al sole, la luna è yin: è più fresca e meno brillante, ma rispetto alla Terra (almeno dal nostro punto di vista), la luna è yang: più luminosa, più alta, e più mobile. Oltre ad essere relativo, un confronto yin-yang dei due oggetti dipende dalla caratteristica a confronto. Ad esempio, quando si considera la posizione, il cuore è yin rispetto allo sterno perché il cuore è più nascosto. Ma quando si considera la sostanza, il cuore è yang rispetto allo sterno perché il cuore è più morbido, più mobile, più elastico.
Analizzando varie tecniche yoga dal punto di vista di yin e yang, l’aspetto più rilevante è l’elasticità dei tessuti coinvolti. I tessuti Yang come i muscoli sono più pieni di liquido, morbidi, ed elastici; i tessuti yin come il tessuto connettivo (legamenti, tendini, e fasce) e le ossa sono più asciutti, più duri e più rigidi. Per estensione, l’esercizio che si concentra sul tessuto muscolare è yang; l’esercizio che si concentra sul tessuto connettivo è yin.
I Taoisti direbbero che la pratica yang qi rimuove il ristagno in quanto purifica e rafforza i nostri corpi e le nostre menti. Ma la pratica yang yoga, di per sé, non può adeguatamente preparare il corpo per un’attività yin come la meditazione da seduti.
E ‘certamente vero che ogni volta che muoviamo e pieghiamo le nostre articolazioni in posture yoga, sia i muscoli sia i tessuti connettivi sono messi alla prova. Ma da un punto di vista taoista, gran parte del yoga ora praticato in Occidente è pratica yang, pratica attiva che si concentra principalmente sul movimento e la contrazione muscolare. Molti studenti di yoga prediligono riscaldarsi con asana che infondono i muscoli di sangue, come posizioni in piedi, Saluto al sole, o inversioni. Questa strategia ha senso per lo stretching e il rafforzamento dei muscoli; così come una spugna, l’elasticità di un muscolo varia notevolmente con il suo contenuto liquido. Se una spugna è asciutta, non può allungarsi del tutto senza strappi, ma se una spugna è bagnata, si può ruotare e allungare moltissimo. Allo stesso modo, una volta che i muscoli si riempiono di sangue, diventano molto più facili da allungare.
Lo yang yoga offre enormi benefici per la salute fisica ed emotiva, in particolare per coloro che vivono una vita sedentaria moderna. I Taoisti direbbero pratica yang qi rimuove il ristagno in quanto purifica e rafforza i nostri corpi e le nostre menti. Ma la pratica yang yoga, di per sé, non può adeguatamente preparare il corpo per un’attività yin come la meditazione da seduti. La meditazione da seduti è un’attività yin, non solo perché è fissa ma perché dipende dalla flessibilità del tessuto connettivo.
La prospettiva yoga dell’ “allungare” le articolazioni
L’idea di allungare il tessuto connettivo intorno alle articolazioni sembra in contrasto praticamente con tutte le regole di esercizio moderno. Sia che stiamo sollevamento pesi, sci, o facendo aerobica o yoga, ci viene insegnato che la sicurezza nel movimento significa principalmente muoversi in modo da non sforzare le articolazioni. E questo è un saggio consiglio. Se si allunga il tessuto connettivo avanti e indietro al limite del suo range di movimento o se si applica improvvisamente molta forza, prima o poi ci si farà male da soli.
Il principio di ogni esercizio è stressare il tessuto in modo che il corpo risponda rafforzandolo
Allora perché lo Yin Yoga sostiene l’allungamento del tessuto connettivo? Poiché il principio di ogni esercizio è sforzare il tessuto in modo che il corpo risponda rafforzandolo. Sforzare moderatamente le articolazioni non le danneggia più di quanto il sollevare un bilanciere danneggi i muscoli. Entrambe le forme di allenamento non possono essere praticate con noncuranza, ma nessuna delle due è intrinsecamente sbagliata. Dobbiamo ricordare che il tessuto connettivo è diverso da quello muscolare e deve essere tenuto in esercizio in modo diverso. Anzichè la contrazione e rilascio ritmica che allunga meglio il muscolo, il tessuto connettivo risponde meglio ad un carico lento e costante. Se si allunga delicatamente il tessuto connettivo tenendo una posa yin per un lungo periodo di tempo, il corpo risponderà rendendolo po’ più lungo e più forte, il che è esattamente ciò che vogliamo.
Anche se il tessuto connettivo si trova in tutte le ossa, muscoli, e organi, si concentra soprattutto in corrispondenza delle articolazioni. Infatti, se non si utilizza il proprio range completo di flessibilità articolare, il tessuto connettivo lentamente riduce la sua lunghezza minima necessaria per soddisfare le proprie attività. Se tentate di flettere le ginocchia o inarcare la schiena, dopo anni di sottoutilizzo, scoprirete che le articolazioni sono state “avvolte” da tessuto connettivo accorciato.
In generale, un approccio yin lavora per promuovere la flessibilità in parti del corpo spesso percepitecome non malleabili, soprattutto i fianchi, il bacino, e la parte bassa della colonna vertebrale.
Quando la maggior parte le persone viene introdotta alle idee dello Yin Yoga, esse rabbrividiscono al pensiero di allungare il tessuto connettivo. Ciò non è una sorpresa: la maggior parte di noi ha preso consapevolezza dei propri tessuti connettivi solo quando ha slogato una caviglia, subìto uno strappo alla schiena, o un ginocchio saltato fuori. Ma la pratica yin non è un invito ad allungare tutti i tessuti connettivi o sforzare le articolazioni vulnerabili. Lo Yin Yoga, per esempio, non allungherebbe mai il ginocchio da un lato all’altro; semplicemente non è progettato per piegarsi in quel modo. Anche se lo yin lavorasse con il ginocchio, cercherebbe la piena flessione ed estensione (flessione e raddrizzamento), non sarebbe mai aggressivo nell’allungare questa articolazione estremamente vulnerabile. In generale, un approccio yin lavora per promuovere la flessibilità in parti del corpo spesso percepite come non malleabili, soprattutto i fianchi, il bacino, e la parte bassa della colonna vertebrale.
Naturalmente, si può esagerare nella pratica yin, proprio come si può esagerare con qualsiasi esercizio. Dal momento che la pratica yin è una novità per molti yogi, le indicazioni di superlavoro possono anche essere poco familiari. Poichè la pratica yin non è muscolarmente faticosa, causa raramente muscoli doloranti. Se ci si è davvero spinti troppo lontano, si può sentire un’articolazione come sensibile o persino un po’ storta. Segnali più sottili includono attrito muscolare o spasmi o un senso di dolore o di disallineamento – in termini di chiropratica, essere fuori regolazione -, soprattutto sul collo o sulle articolazioni sacro-iliache. Se una posa provoca sintomi come questi, smettere di praticare per un po’. O, per lo meno, rinunciate al vostro allungamento massimo e concentratevi sullo sviluppo della sensibilità molto più sottile agli stimoli. Procedendo con cautela, si estende solo gradualmente la profondità delle pose e la lunghezza del tempo trascorso in esse.
(Tradotto da: “Why Try Yin Yoga?”, di Paul Grilley, pubblicato su Yoga Journal. Articolo originale (integrale):http://www.yogajournal.com/article/practice-section/yin-yoga-2/”)