Gestire lo Stress

Gestire lo Stress

Cos’è lo stress e come rimediare con i rimedi naturali?

Sentiamo molto parlare di stress, e da quando la nostra vita ha dovuto affrontare in pochissimo tempo una serie di cambiamenti ad ogni livello; Sociali, lavorativo, fisico e mentale. tutto questo ha creato un disequilibrio che in poco tempo ha fatto vacillare tutte quelle sicurezze che fino a poco tempo fa si davano per scontate

Magari in questo momento desideri poter riprendere il controllo della tua vita, tornare ad incontrarti con amici e parenti senza dover temere qualche tipo di ripercussione, o semplicemente riuscire ad avere un equilibrio psicofisico che ti permetta affrontare la vita con serenità senza farti travolgere emotivamente dai cambiamenti e dalle influenze provenienti dall’esterno.

Lo stress è una insieme di reazioni messe in atto da un individuo, o meglio la mente, di fronte a stimoli esterni percepiti come destabilizzanti, inaspettati e spesso minacciosi.

Che si tratti di un periodo intenso di lavoro, o un cambiamento inatteso, le situazioni stressanti variano da persona a persona, e inducono una modifica dell’equilibrio di chi li subisce, sia dal punto di vista fisico che mentale ed emotivo. Pensiamo alle catastrofi naturali, o ad un lutto, un licenziamento, ma anche un cambiamento, una situazione magari nuova non conosciuta.

“ Sotto il profilo fisico lo stress si manifesta con l’immissione di un maggior quantitativo di adrenalina nell’organismo, con sovraccarico delle ghiandole surrenali.”

Quando la situazione persiste lo stress porta ad esaurimento fisico: stanchezza, depressione, tensione, insonnia, problemi digestivi, sono tutti sintomi di un sovraccarico fisico e mentale conseguente uno stress persistente.

In questo caso è utile correre ai ripari, prima di arrivare ad un esaurimento completo.

Come poterci aiutare a prevenire con il supporto dei rimedi naturali e quali?

Molte volte diamo per scontato cose che poi alla fine scontate non sono, come ad esempio una sana alimentazione, una attività fisica costante che permetta al corpo di scaricare tensioni accumulate nel tempo, oppure il sonno importantissimo per il nostro recupero. Queste scelte di vita hanno la capacità di influenzare il processo fisico ed emotivo dello stress, migliorato efficacemente la risposta allo stress, semplicemente accogliendo uno stile di vita più sano, acquisendo maggiore energia, lucidità mentale e serenità interiore.

Sempre più persone infatti si stanno orientando verso le discipline orientali, il cibo sano, i rimedi della natura tra cui gli oli essenziali

Ad esempio l’alimentazione sana essenziale per il funzionamento delle cellule del nostro corpo, tra cui quelle difensive immunitarie che proteggono il corpo dagli agenti estranei. In particolare non bisogna mai sottovalutare l’assorbimento di Vitamine, in particolare quelle del Gruppo B come la Vitamina B8, o l’acido folico. Le vitamine del gruppo B sono dei veri e propri regolatori dell’organismo.

Mentre il sonno viene regolato dagli ormoni glucocorticoidi, che sono gli elementi essenziali per la risposta allo stress, la cui carenza con il tempo, può portare a processi patologici, ecco perché quando magari non dormiamo abbastanza siamo più facilmente irritabili, ti risulta?

Inoltre l’attività fisica migliora il tono muscolare ed è molto efficace per concentrare e calmare la mente come valvola di sfogo e rilascio di tensioni. Aiuta a elaborare la situazione e a prendere scelte utili, come una bella passeggiata o corsetta tutti i giorni di almeno 30 minuti a passo sostenuto.

Inoltre in qualità di insegnante di yoga e di meditazione vipassana e mindfulness consiglio la pratica di queste discipline, che ci permettono di fermarci, rilassarci ed essere consapevoli di ciò che sta accadendo, in ogni momento, ogni istante della nostra nostra vita, semplicemente osservando i nostri pensieri, le nostre ossessive ripetizioni, e le rispettive tensioni che ne derivano, nel corpo e nella mente.

L’antica scienza dello yoga ci porta a confrontarci con i nostri limiti, ci permette di concentrarci, di liberare la mente, anche attraverso lo sforzo, calmando le tensioni e aumentando il tono muscolare, il benessere generale di corpo e mente.

La respirazione profonda ci permette di entrare in contatto con una parte di noi che diamo per scontato, il respiro, che avviene in modo automatico e che cambia visibilmente appena subentrano gli stati di emotivi e di stress, creando affanno, tachicardia. Mentre una corretta e profonda inspirazione aumenta l’afflusso di ossigeno al cervello per aiutarlo a funzionare meglio, e la profonda, lunga e lenta espirazione aiuta a sciogliere le tensioni, anche attraverso i sospiri a bocca aperta.

La meditazione è un regalo immenso che ognuno di noi dovrebbe regalarsi tutti i giorni, poiché meditare, vuol dire semplicemente essere presenti a se stessi, ai propri pensieri, alle proprie abitudini, i propri meccanismi. Aiuta infatti a gestire le emozioni portando l’individuo a uno stato di adattamento e consapevolezza degli eventi stressanti, creando la trasformazione, da uno stato non consono, non desiderato, a quello desiderato, che in genere è serenità e pace in ogni momento.

 

Oli essenziali

È stata ampiamente dimostrata, in ogni olio essenziale, la compresenza di proprietà rilassanti e stimolanti. L’Aromaterapia definisce queste sostanze “adattogene”, in quanto intervengono sull’organismo svolgendo l’azione più idonea a ritrovare l’equilibrio dell’individuo.

Arancio

La più saliente e interessante proprietà di questa essenza è calmante e rinvigorente. Il suo utilizzo, in alcuni soggetti, ha condotto a una sensibile riduzione del consumo di psicofarmaci.

Bergamotto

Olio essenziale fresco e gradevole, ottenuto dalla scorza dell’agrume ancora acerbo. È stato dimostrato in laboratorio la sua capacità contenitiva nelle condizioni di stress e sugli stati ansiosi correlati.

Camomilla

La camomilla è nota soprattutto per le proprietà inducenti il sonno del suo infuso. Contrasta la carica emotiva, calmando ansia, irritabilità e nervosismo. Ottimo da usare prima di meditare per alleggerire la mente e creare una atmosfera di pace e serenità.

Geranio

Essenza dal gradevolissimo profumo di fiori, fresco e rigenerante, quella del geranio è un ottimo coadiuvante contro la tensione e lo stress. Aiuta a lasciare andare i ricordi difficili, riportandoci nel qui ed ora, in pace e tranquillità, donando speranza.

Gelsomino

Riconosciuta da sempre come l’essenza dell’ottimismo e della fiducia, l’olio essenziale di gelsomino è un valido aiuto in caso di depressione, poiché rinvigorente emotivo, aumentando le capacità intuitive e la saggezza.

incenso oli essenziali

Incenso

È un olio dalle origini antichissime, originario della Penisola Arabica e dell’Africa Orientale, di cui già la Bibbia narra le proprietà benefiche e spirituali.

Aiuta a concentrare le energie, e ridurre le distrazioni, migliorando la concentrazione. Attenua l’iperattività, l’impazienza, l’irritabilità ed il nervosismo.

Lavanda

Considerato l’“olio universale“, è l’olio essenziale per antonomasia, l’adattogeno ideale, in grado di ripristinare l’equilibrio compromesso dell’organismo.

Stimola la coscienza, la salute, l’amore, la pace, un senso generale di benessere e la creatività.

Ylang Ylang

Dal profumo dolce, e per alcuni, anche stucchevole (afrodisiaco), sviluppa i propri benefici effetti sugli stati di ansia e di stress. Agisce sull’energia sessuale e migliora le relazioni, può stimolare le ghiandole surrenali, calmando la rabbia.

Altri oli essenziali consigliati per una sana diminuzione degli effetti dello stress, da mettere in diffusione, da inalare direttamente o da utilizzare topicamente (con i nostri comodi roll on) sono sicuramente: neroli, rosa, magnolia, tanaceto blu, abete siberiano, basilico.

adaptive doterra

Tra le miscele consiglio vivamente adaptiv, al momento la mia preferita, ma anche i nostri cavalli di battaglia serenity e balance. Inoltre da qualche tempo ho scoperto la splendida miscela console. Senza dimenticare la nostra amata hope, il cui ricavato va interamente in beneficenza, air, la miscela del respiro, zengest la miscela per stimolare una buona digestione, anche mentale, ed infine deep blue, per distendere muscoli, fibre e tensioni in generale.

 

Utilizzi

  • versa 2 gocce sul cuscino
  • 1-2 gocce sul palmo delle mani, frizioniale fra loro, avvicinale al naso ed inspira profondamente più volte
  • 5-10 gocce e 2 cucchiai di olio vegetale da applicare sul torace, collo, polsi, piante dei piedi e tempie

 

Sacchettino profumato:
imbevi un batuffolo di cotone con 2-4 gocce di essenza e chiudilo in un sacchetto con zip, oppure utilizzia una bottiglietta a chiusura ermetica, per avere sempre con te il tuo rimedio a portata di mano.

Gioielli a diffusione naturale come quelli home made by Angelina (collane con rudrasca) e Celine (bracciali)

Applica alcune gocce sulla collana o sul bracciale e indossali il più possibile, potrai variare l’essenza o mischiarle tra di loro a tuo piacere.

In casa e in auto:
Puoi godere degli effetti benefici degli oli essenziali anche mettendone alcune gocce in una pallina di tessuto o di cotone all’interno della nostra auto, nell’asciugatrice per ottenere panni puliti e profumati o nell’aspirapolvere per diffondere le molecole profumate anche durante le operazioni di pulizia della casa.

 

Ricette
Da inalare direttamente dai palmi delle mani, o per un rilassante massaggio su tutto il corpo, consiglio di preparare un roll on da 5ml e olio di cocco frazionato e:

  • 4 gocce di lavanda
  • 4 gocce di ylang-ylang
  • 3 gocce di geranio
  • 2 gocce di basilico
  • 1 goccia di sandalo

Pronto soccorso: roll on da 10ml con olio di cocco frazionato
10 g Neroli
10 g Ylang Ylang
10 g Lavender

In diffusore io sto utilizzando con enorme successo 2 gocce di ylang ylang, 3 gocce di geranio e 3 gocce di adaptiv.

Il mio profumo rilassante preferito, sovrappongo i roll on di rosa, gelsomino, magnolia e neroli, lo applico sui polsi e nel palmo delle mani e inalo profondamente. In genere questa è una miscela che piace a tutti, anche se a volte uno o più di questi oli possono non essere graditi, insieme creano un aroma irresistibile.

La mia capsula anti stress: 1 goccia di lavanda, 1 goccia di ylang ylang e 1 goccia di camomilla romana, con dell’olio di oliva e assunta con un po’ di acqua.

Stop! Respira e osserva ciò che accade.

 

Namastè
Karuna

Il respiro e i polmoni nel periodo del Covid-19

Il respiro e i polmoni nel periodo del Covid-19

COVID-19 ha riportato l’attenzione proprio sul Respiro, dove la Scienza moderna crede che tutte le cose iniziano e finiscono. I medici di tutto il mondo stanno trovando il modo di affrontare il virus, che entra, rimane e si moltiplica prima nel sistema respiratorio superiore e, quando è fortificato, attacca il sistema respiratorio inferiore.

Scenario 1: il professore associato dell’Università della Northumbria, Sterghios Moschos, sta conducendo una ricerca su un dispositivo per raccogliere campioni di respiro che potrebbero essere testati in pochi minuti. Se i test dimostrano che è in grado di rilevare il virus, i suoi risultati potrebbero essere più rapidi e più affidabili dei test attuali, dice.

Il suo kit è semplice. Tutto ciò che vi sarà chiesto di fare è: “Per favore, respiraci dentro”. I test attuali usano per lo più tamponi per il naso e la gola, perché i campioni del torace sono disponibili solo se il paziente tossisce muco. I dati contenuti nei documenti rilasciati dai ricercatori cinesi mostrano che il metodo del tampone che viene usato in tutto il mondo in questo momento non è affidabile, dice il dottor Moschos. Egli ritiene che il suo dispositivo funzionerebbe meglio perché testa il respiro, che ha circolato nel torace.

Scenario 2: Un giornalista di Madre Jones ha contattato Loren Rauch, un medico del pronto soccorso della comunità dell’Antelope Valley Hospital di Los Angeles, per verificare la veridicità dell’affermazione che “il nuovo coronavirus potrebbe non mostrare segni di infezione per molti giorni”. Quando si ha la febbre e/o la tosse e si va in ospedale, il polmone è solitamente al 50% di fibrosi”.

Rauch ha risposto: “Questo non significa nulla. La fibrosi è un processo cicatriziale tardivo. Si può avere il 50% dei polmoni colpiti dal virus, che causa polmonite o liquido nei polmoni. Se riesci a respirare bene, non andare dal medico. Andate solo se non riuscite a respirare o siete molto malati”. [Mina italica].

Scenario 3: L’ansia e lo stress sono in aumento. Il dottor John Sharp è uno psichiatra certificato dal consiglio di amministrazione della facoltà di medicina di Harvard e della David Geffen School of Medicine dell’UCLA. È stato votato dai suoi colleghi per l’inclusione tra i migliori medici in America negli ultimi 10 anni. Il 12 marzo ha pubblicato suggerimenti su come sconfiggere lo stress durante il COVID-19, sul sito web della Harvard Medical School.

Il 4 di dicembre, prima di aver letto i consigli del dottor Sharp, avevo già pubblicato alcuni consigli sul come affrontare emotivamente il periodo del COVID-19, inclusa una diretta, ed ecco alcuni modi provati e veri per rilassarsi: lo Yoga. Non sei una persona che pratica yoga? Non importa basta avere la volontà di provare. A volte provare cose nuove e scoprire nuove attività di cui si può beneficiare e di cui si può godere può essere una gradita e sana distrazione. La medesima cosa con la meditazione che porta a regolare il respiro senza sforzo e calmare la mente (la così detta monkey mind -sempre in movimento).

Il respiro e i polmoni nel periodo del Covid-19

E infine, la respirazione controllata. “Una tecnica semplice si chiama respirazione quadrata. Visualizzate il vostro respiro che viaggia lungo un quadrato. Mentre si seguono le istruzioni per inspirare, trattenere il respiro, o espirare, contare lentamente fino a tre per ogni lato. Provate ora. Inalate il primo lato del quadrato. Contare lentamente uno, due, tre. Trattenete il respiro dall’alto. Uno, due, tre. Espirate dall’altro lato del quadrato. Uno, due, tre. Poi trattenere il respiro attraverso il fondo. Uno, due, tre. Dopo qualche minuto di questo dovresti sentirti più calmo e concentrato”.

Forse si riferisce all’espirazione nasale e al controllo del respiro, con cui ogni singolo studente di yoga ha familiarità. Chiamarlo “Respiro quadrato” è inaccettabile. In sostanza, sta parlando di questo:

प्रच्छर्दनव्दनविधारणारणाभ्य्यां वा प्राणस्य॥३४॥

pracchardana-vidhāraṇa-ābhyāṁ vā prāṇasya ॥34॥

Yoga Sutra, Samadhi Pada, Sutra 1,34

Essa (Stabilità) può essere raggiunta anche attraverso la pratica della graduale espirazione nasale e il controllo del respiro (Traduzione di James Haughton Woods nel suo libro The Yoga-System of Patanjali)

In India, si dice che l’energia del Sole produca e conservi le condizioni necessarie per la vita in tutti gli esseri viventi. SK Ramachandra Rao nel suo libro Yoga e Tantra in India e Tibet dice che le tecniche dello Yoga sottolineano che non è “la coscienza che dovrebbe essere ricercata per essere corretta, ma le correnti vitali di base che dovrebbero essere gestite in modo che la coscienza si espanda spontaneamente, rilassata e profonda”.

L’India ha sviluppato un sistema di respirazione profondo. Il dottor Rao scrive: “Il respiro si alterna nel corso della giornata tra la narice sinistra (collegata con l’ida, che rappresenta la luna, e in effetti si raffredda) e la narice destra (collegata con il pingala, che rappresenta il sole, e in effetti si riscalda). Normalmente, il respiro passa attraverso le arterie 960 volte all’ora. Durante la nostra respirazione normale, l’inalazione è un processo attivo, e l’espirazione un processo passivo. I pensieri nascono e cessano in base alla frequenza respiratoria”.

Inoltre, “Se il respiro non si alterna tra le narici, ma continua in una narice oltre il normale periodo di un’ora e cinquanta minuti, è sintomatico di un deterioramento della salute, dovuto a un eccesso di calore o di freddo. Se il respiro entra ed esce attraverso una singola narice per 24 ore, lo squilibrio degli umori è grave; se la condizione prevale per due o più giorni, la malattia è abbastanza grave”.

L’antica filosofia indiana ci insegna che la vita non è solo polvere alla polvere, ma aria all’aria, che, come nel processo del fuoco, la materia si trasforma in calore, luce e radiazioni da cui possiamo trarre forza. Ma la forza è più della trasformazione della materia in altre forme di materia, è la trasformazione dell’intero ciclo dell’aria e della luce in materia e ritorno. Infatti, essa (Pranayama) completa l’equazione di Einstein di materia ed energia e la traduce nell’umano, l’incarnazione vivente”.

“Antichi, classici testi indiani, forniranno linee guida illuminanti per la riconciliazione delle varie pratiche della medicina, dall’agopuntura alla terapia del tatto e del suono, a reciproco e reciproco vantaggio di tutte. Ci insegnerà anche a rispettare quegli elementi che abbiamo trattato con tanto disprezzo – aria, acqua e luce, senza i quali la vita non può sopravvivere”.

Le Upanishad dicono che il prana è il principio della vita e della coscienza. Il prana è il respiro della vita e di tutti gli esseri viventi dell’universo. Essi nascono e vivono in base ad esso e quando muoiono il loro respiro individuale si dissolve nel Respiro Cosmico. E non morde la polvere.

Vuoi imparare a respirare bene? Ad aumentare la potenza del tuo sistema immunitario e vivere una vita nell’abbondanza del benessere?

Contattami per una prima consulenza personale gratuita.

Ti aspetto
Namastè Karuna
info@maakaruna.com
+41774584439

 

Articolo tradotto da: Aparna Sridhar
Aparna M Sridhar is a senior journalist, editor for Center for Soft Power (www.centerforsoftpower.org) and consulting editor for arts at IndicToday.

Pranayama in The Time of COVID-19: Harvard and Beyond

Cos’è il Pranayama, la gestione del respiro, e come si effettua?

Cos’è il Pranayama, la gestione del respiro, e come si effettua?

Stare bene? È anche una questione di respiro.

A questa attività, automatica e naturale, per lo più non si dà la giusta importanza o alcuna considerazione, se non stimolati magari dalla sua mancanza o dalle varie lievi o gravi patologie. Ritengo soprattutto che si tende generalmente a sottovalutare l’importanza vitale della respirazione quando, si parla di benessere. In realtà, respirare nella maniera corretta, incide invece enormemente sulla salute complessiva e non è un caso che, quando si è sotto stress o in tensione, questo stato di agitazione incida anche sul normale ritmo del respiro. Così come non è un caso che molte discipline, come per esempio lo yoga, diano molta enfasi alla gestione del respiro (pranayama). Infatti a prova di tutto quanto detto possiamo riscontrare che, in alcuni allenamenti dello sport si prevedano esercizi mirati atti a rafforzare l’attività respiratoria corretta e consapevole.

3 errori inconsapevoli compiuti per lo più dalla maggior parte delle persone:

  • Apena (trattenere costantemente il respiro involontariamente)
  • Toracica (respirazione prevalentemente tra il torace e le clavicole – infatti si sollevano spesso le spalle nell’inspiro – dalla vecchia tradizione “petto fuori e pancia dentro” – errore enorme che è diventato di uso comune e si vede soprattutto nella camminata di alcune persone che danno molta importanza ai pettorali)
  • Velocità (un respiro regolarmente molto accelerato.

Nell’ultimo articolo sui polmoni ho scritto che respirare bene vuol dire “volersi bene”, avere gioia di vivere nonostante le tempeste nella vita di tutti noi, poiché il respiro contiene un potere formidabile (il prana) e farne un uso consapevole può portare alla guarigione psico-fisica.

Nella MTC (medicina tradizionale cinese) ad esempio i polmoni sono lo specchio della gioia di vivere, accogliendo Qi (energia vitale) a pieni polmoni, e dare vita (Qi) a ciò che ci circonda.

Nella pratica e filosofia antica dello Yoga l’elemento fondamentale è il Pranayama (controllo dell’energia vitale), ovvero l’insieme di tecniche di respirazione che lo yoga insegna allo scopo di controllare (Yama) l’energia vitale (Prana).

Quali sono i 3 segreti per una ottimale gestione del nostro prana/qi – energia vitale attraverso la corretta respirazione?

  1. 3 modalità per incanalare il Prana/Qi
  • alla nascita attraverso la madre (più è vitale è l’energia della madre più la trasmetterà al bimbo – yoga in gravidanza)
  • con il respiro (il prana/qi viene “trasportato” grazie al respiro, pertanto più profondo è il respiro più prana accolgo nel mio corpo – yoga e corsi di pranayama e meditazione per calmare il respiro attraverso la calma nella mente)
  • con il cibo corretto (la corretta alimentazione ci permette di immagazzinare energia vitale – soprattutto frutta e verdura cruda, cibi freschi e poco elaborati, poco cotti e riscaldati).

In qualità insegnante di yoga, meditazione e coach, nonchè consulente del benessere e coltivando una alimentazione sana, so bene quanto sia importante dare peso alle nostre scelte, soprattutto in fatto di corretto stile di vita e cibo salutare.


Secondo gli yogi, la nostra principale fonte di Prana (forza vitale) è indubbiamente l’aria che respiriamo, seguita dai cibi e dalle bevande che introduciamo con l’alimentazione; il Prana dell’aria viene assorbito attraverso le mucose del naso ed i recettori nervosi dell’apparato respiratorio, mentre quello dei cibi e delle bevande viene captato dalle terminazioni nervose della lingua e della gola. Ne deriva che, nella pratica dello yoga, l’igiene del naso e della lingua assume un ruolo fondamentale ma complementare al perfezionamento delle tecniche respiratorie e alla cura della masticazione degli alimenti.

Prendersi il tempo per curare la propria salute passa anche attraverso la consapevolezza di ciò che immagazziniamo, anche attraverso la respirazione, smog, fumo, ambienti sempre chiusi con poca areazione, poco tempo passato all’aperto, nei boschi, le lunghe passeggiate, scegliendo il più possibile di andare a piedi, evitare le scale mobili, gli ascensori, il bus, ecc…

  1. 3 concetti fondamentali:
  • l’energia vitale è veicolata dal respiro
  • L’energia vitale è diretta dalla mente e dove si dirige la mente si incanala l’energia stessa
  • La respirazione è l’unica attività corporea che, pur essendo involontaria, può essere costantemente monitorata e controllata anche volontariamente.
  1. 3 tipologie di respirazione
  • Diaframmatica
  • Toracica
  • Clavicolare

La prima, detta anche diaframmatica, è quella in cui i polmoni si espandono maggiormente e fa in modo che avvenga anche una buona ossigenazione del sangue arterioso.

Importanza del Pranayama

Il respiro assume un ruolo fondamentale nella comunicazione tra conscio ed inconscio, e lo studio delle pratiche di respirazione consente un miglioramento del controllo di tutti gli stati emotivi, nonché dello stato di concentrazione mentale. La tecnica o il modo di respirare caratteristico dello yoga è definito PranaYama.

In fase di trattenimento (evitare in gravidanza o in presenza di gravi patologie) del respiro a polmoni pieni, l’energia si diffonde in tutto il nostro organismo, mentre nella fase di trattenimento a polmoni vuoti riusciamo a sperimentare la percezione del “nulla”; proprio per questo motivo, lo yoga da una grande importanza alla fase di trattenimento del respiro.

Questi esercizi sono stati sviluppati dagli antichi maestri per permettere al praticante di purificare il corpo energetico e di impadronirsi del controllo della propria mente attraverso il respiro. La mente infatti è strettamente collegata al respiro, e possiamo cogliere questo legame osservando che nei momenti in cui è più agitata, il respiro diventa meno armonioso e meno profondo. Attraverso il pranayama inoltre, il praticante può aumentare la sua energia vitale e migliorare il proprio stato di salute innescando i meccanismi di auto guarigione.

Le tecniche che riguardano la respirazione yogica si basano su un controllo ritmico del processo, in quattro fasi: inspirazione ed espirazione, con due intervalli in cui si trattiene il respiro. Così si arriva a fare respiri lenti, profondi e ritmici che aiutano la concentrazione, in modo da renderci sempre più in grado di controllare la nostra mente e le nostre emozioni. Con la respirazione yogica, il corpo si prepara all’attività di meditazione.

Lo yoga pertanto ha un effetto assai più profondo della mera Asana (posizione) acrobatica, bensì di posizione corretta, confortevole, duratura nel tempo che permetta di creare spazio, al fine di approfondire il respiro, la calma e la concentrazione mentale. Allora si avranno corpo, mente e spirito congiunti ed il benessere psicofisico.

Oltretutto non ci sono limiti di età per impararla e praticarla. E’ un ottimo rimedio contro l’ansia e da anche altri vantaggi: aiuta ad eliminare le tossine dall’organismo, migliora la circolazione sanguigna, facilita i processi digestivi, rinforza le difese immunitarie e favorisce la concentrazione.

“Come possiamo aiutarci a ricordare di respirare “vita” più volte al giorno?”

Come possono aiutare gli oli essenziali per effettuare una buona respirazione?

Con l’aiuto degli oli essenziali (un vero e proprio concentrato di forze della natura a sostengo del nostro apparato respiratorio, oltre a tutto il corpo e la mente), scegliendo l’aroma che preferite. Per il respiro comunque consiglio di vedere il mio video e leggere il rispettivo articolo, sull’apparato respiratorio, in ogni caso: ecupalipto, air, menta piperita, menta spicata, lavanda, raventsara, alloro, e anche altri oli calmanti. È molto importante soprattutto averli sempre in diffusione in casa, in ufficio, in auto, e addosso.

Pratica di pranayama

le 3 tipologie

Siediti comoda e confortevole con la schiena eretta e rilassa tutto, fai qualche naturale respiro e poi fanne almeno 3 profondi.

Inizia ad inspirare contando 4 secondi ed espirando 4 secondi, continua così per 3 respiri.

A questo punto iniziamo la respirazione del quadrato, sconsigliato il trattenimento del respiro per le donne in gravidanza o per le persone con importanti patologie, meglio chiedere prima il proprio medico, in ogni per tutti loro è altamente consigliato eseguire la pratica, ma senza trattenere.

Esegui un inspiro di 4 secondi, trattieni per 4 secondi, poi espira per 4 secondi, trattini a polmoni vuoti altri 4 secondi, e continua così per altri 3 respiri.

Ora appoggia le mani sull’addome e rifai 3 volte l’esercizio portando tutta la tua attenzione all’addome ed immagina di avere una sfera energetica nel tuo addome, ogni volta che inspiri questa si espande, ed espande l’addome. Quando espiri l’addome di contrae e poi ricomincia.

Passa poi per altre tre volte spostando le mani al torace, sui fianchi alti e senti il torace espandersi nelle tue mani.

Spostati infine sulle clavicole, qui presta maggior attenzione al petto che si espande verso l’alto.

Alla fine dell’esercizio resta anche per un po’ tranquilla e osserva il tuo respiro e la tua mente, in che stato ti trovi? Com’è il respiro?

Prossimamente condurrò un corso di 5-10 lezioni di tecniche della respirazione (pranayama) on line via zoom.

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Namastè Karuna

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Karuna
Insegnante di Yoga, Meditazione e Coaching
Responsabile delle Risorse Umane e Formatrice
Coach Personale, Spirituale e del Benessere
Wellness Advocate oli essenziali
Consulente DreamTrips
Privato: Via E. Maraini 20b, CH-6900 Massagno
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