La tiroide e i rimedi naturali

La tiroide e i rimedi naturali

La tiroide

Come possiamo dare supporto e sollievo alla tiroide per un suo sano funzionamento?

Quali sono i cibi consigliati?

Come possiamo riequilibrare la tiroide con l’aiuto degli oli essenziali?

Ricette per il supporto alla tiroide.

Una meditazione utile – Ujjayi Pranayama – Vishudda Chakra

La tiroide è una ghiandola endocrina di grandi dimensioni che si trova nella zona del collo / gola, sopra la clavicola, a forma di farfalla.

Il suo compito è la regolazione del metabolismo (processi atti a trasformare le sostanze alimentari in energia utilizzabili dall’organismo), produrre e secernere gli ormoni necessari per regolare la pressione sanguigna, il battito cardiaco, regolazione della crescita, controlla i livelli di acqua e sali minerali. Il livello degli ormoni tiroidei è finemente regolato, grazie all’asse ipotalamo-ipofisi-tiroide. Si tratta del meccanismo centrale di controllo della funzione endocrina, con cui questi tre organi sono in grado di mantenere un’adeguata concentrazione di ormoni tiroidei (T3 e T4) in circolo, in base alle esigenze fisiologiche. Le malattie che colpiscono la tiroide sono molto diffuse, e tra le più comuni possiamo citare la tiroidite, l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo. Le alterazioni tiroidee, sia in caso di eccessiva produzione di ormoni tiroidei, chiamato ipertiroidismo, che in caso di ridotta produzione, chiamato l’ipotiroidismo, possono influenzare in maniera molto seria tutte le fasi della nostra vita. Purtroppo i sintomi delle forme tiroidee almeno nelle prime fasi di squilibrio sono spesso molto indistinti, è pertanto importante analizzarli più da vicino.

L’ipertiroidismo è il patologico aumento della funzione tiroidea e la ghiandola si ingrossa. Tra i suoi sintomi possiamo riscontrare nervosismo, debolezza muscolare, perdita di peso, perdita di capelli e accelerazione della frequenza cardiaca. Da rilevare che è lo stesso ipertiroidismo a causare una diminuzione di vitamine e sali minerali, per cui va incrementata la presenza di frutta e verdura cruda, e oggi giorno fondamentali sono gli integratori scelti di qualità e purezza, come il Lifelong Vitality Pack, perfetto connubio di vitalità cellulare, vitamine, minerali e omega 3.

L’ipotiroidismo (auto immune) è la forma tiroidea più frequente, che consiste in una patologica riduzione della funzione tiroidea, e tra i sintomi principali si rilevano stanchezza, faticabilità, aumento di peso inspiegabile, possibile colesterolo nel sangue, ritenzione di liquidi, alterazioni mestruali, perdita di capelli, affanno, palpebre e volto gonfie, stitichezza, depressione, ciclo mestruale debilitante, problemi di memoria, intolleranza al freddo, pertanto una serie di sintomi in cui si ha un rallentamento generalizzato del metabolismo. Vi sono ottimi rimedi naturali, dove la fa sempre da padrone l’alimento base di frutta e verdura, soprattutto cruda, ed il Lifelong Vitality Pack, appena nominato per regolare.

Tiroidite di Hashimoto è un’infiammazione della tiroide provocata da fenomeni auto-immunitari e il gozzo nodulare consiste in un aumento di dimensioni della tiroide con formazione di noduli, che di solito è provocata da una carenza di iodio e si associa ad una ridotta produzione di ormoni della tiroide. Molto spesso i sintomi sono addirittura assenti, spesso fino alla diagnosi vera e propria di patologia tiroidea. La nostra mente ed il nostro corpo si abituano lentamente anche a stare male, ma danno in ogni caso sintomi sfumati che ci avvertono (astenia, faticabilità, alterazioni mestruali), che oltretutto, se avvengono durante il periodo gestazionale possono portare a problematiche gravi.

Come possiamo dare supporto e sollievo alla tiroide per un suo sano funzionamento?

Ove vi è un sospetto fare i controlli e poi agire di conseguenza anche preferendo la via della natura, dove gli approcci possono essere su più fronti dall’alimentazione, agli integratori naturali e al lavoro olistico. Vi riporto l’opinione di Herbert Shelton (06.10.1895 – 1.01.1985), naturopata, pacifista, igienista, vegano, a supporto del crudismo e dei digiuni, nominato per candidarsi alla Casa Bianca nel 1956. Nel suo incomparabile testo “The Science and Fine Art of Food and Nutrition”, Herbert Shelton dimostra di avere le idee assai chiare in proposito.

Gli agricoltori usano il sale come potente insetticida, a dimostrazione di quanto ingiuriosa sia questa sostanza. Ognuno di noi può provare in proprio gli effetti micidiali del sale, e da dovunque esso provenga, è un potente irritante. Se ne mettiamo una minuscola parte in un occhio corriamo il rischio di restare accecati, pensate al bruciore dell’acqua marina, dove è presente solo un 3-5% (in ogni litro di acqua marina sono disciolti circa 35 grammi di sale). Nel mar morto la sua presenza è all’incirca del 34,2%, e pertanto molto pericoloso, anche mortale.

Nel mar morto è severamente vietato tuffarsi o nuotare, affinché il sale presente non penetri nelle narici, negli occhi, o in qualsiasi altra entrata nel nostro organismo, che ne verrebbe bruciato. Molti sono gli incidenti di persone incaute, e ovunque si vieta la balneazione, ove non vi siano dell’acqua dolce per bagnarsi e togliere tutto il sale di dosso, altrimenti si bruca dall’esterno all’interno. Se la pelle non è completamente integra, brucia, ed infatti il mar morto è terapeutico per diverse patologie della pelle. Ne ho personalmente fatta l’esperienza ben due volte, a causa del mio Lichen Ruber Planus.

Ad esempio: mezzo cucchiaio di sale dato a un bambino o comunque a un non-consumatore, gli aumenta istantaneamente il battito cardiaco di oltre 10 battiti al minuto. Onde evitare confusione è da considerare che lo iodio è indispensabile per la nostra salute, il sale è nocivo. Grazie allo iodio la tiroide può produrre gli ormoni che regolano alcune importanti funzioni dell’organismo, quali il metabolismo, la crescita, la salute dello scheletro e lo sviluppo sessuale.

Lo iodio ingerito viene trasformato in ioduro durante la digestione, ed è rapidamente assorbito dalla mucosa intestinale. Qualora l’apporto di iodio sia inferiore al necessario, la produzione degli ormoni tiroidei tende a diminuire. La tiroide inizia allora a “lavorare” più intensamente, si ingrossa e si formano noduli. In generale, sarebbe meglio usarlo crudo, le alte temperature possono infatti distruggere l’oligominerale. Quello più naturale e funzionale possiamo trovarlo nelle alghe, che possono essere utilizzate in cucina in svariate modalità, bisogna farla diventare una sana abitudine, ma attenzione in gravidanza può essere troppo. Dedicherò uno studio esclusivo e approfondito sulle alche e i suoi benefici per la nostra salute.

Quali sono i cibi consigliati?

Gli alimenti adatti per l’ipertiroidismo sono le verdure crucifere, come broccoli, cavolini di bruxelles, rucola, cavolfiori, rape, cavoli, verze, crescione e ravanelli. Le crucifere contengono acidi caffeici che frenano l’assorbimento eccessivo di iodio, concausa chimica di ipertiroidismo. Frutta e verdura, che dovrebbe sempre essere alla base di un’alimentazione sana, e soprattutto d’estate possiamo fare il pieno di iodio grazie ai mirtilli rossi. Una alta fonte di minerali preziosi per il buon funzionamento dell’organismo è l’algha combu.

“Un grammo di alga Kombu può bastare per soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio”

Sono anche ottima fonte di calcio, ferro, vitamine e fibre. Inoltre la vitamina D è un importante modulatore del sistema immunitario e riduce gli anticorpi antitiroidei, migliorando la funzionalità della tiroide.

La sua carenza è stata riscontrata frequentemente nei pazienti con ipotiroidismo e disturbi autoimmuni ed è associata anche alla compromissione della barriera intestinale. Sono da evitare le sostanze eccitanti come caffè, tè, alcool, fumo, sale, zuccheri raffinati, dolciumi, limitaneo gli amidi lavorati e amidi stracotti, come pane, pasta, pizza, le famose 3P.

Esistono ottimi sostituti naturali al sale, basati su vegetali piccanti tipo zenzero, curcuma, rucola, crescione, alghe marine fresche o seccate, peperoncino, timo, maggiorana, salvia, prezzemolo, rosmarino e basilico. Per dieta variegata si intende proprio una varietà di frutta, verdura, e alghe. Semi e frutta secca oleosa a bagno la sera prima per diventare alcalini ed essere meglio digeriti e assimilati

Un buon apporto di alghe, sedano, prezzemolo, salvia, rosmarino, timo, basilico, origano, crescione, rucola, rape, bietole, tarassaco, cavoli, olive, peperoncino rosso, ravanelli, carota, acqua di cocco, funghi, radicchio, meloni, e saremo a posto col sodio organicato. Un altro grande amico che va menzionato è l’olio di cocco che ne stimola l’attività. Nel caso avessi dovuto rimuovere la tiroide, ancora una volta ti viene suggerito di supportare il fegato e l’intestino. Come puoi vedere creare delle routine di sane abitudini quotidiane, non solo è altamente consigliabile, bensì fondamentale.

Come possiamo riequilibrare la tiroide con l’aiuto degli oli essenziali?


A livello energetico e psichico la tiroide è legata alla comunicazione e all’espressione di sé. Chi ha problemi alla tiroide molto spesso sente di non riuscire a farsi comprendere, non si sente rispettato e compreso. L’espressione creativa, la sincerità e la diplomazia sono altre sue funzioni L’aromaterapia può essere di enorme aiuto per migliorare la funzione tiroidea, gli oli essenziali qui menzionati sono in grado di supportare la salute generale, ma possono altresì fornire un grande sostegno mirato soprattutto alla tiroide e allo sblocco del metabolismo.

Ricette per il supporto alla tiroide:

8 gocce di lavanda, e 5 gocce ciascuno di chiodi di garofano, mirra, frankincense e lemongrass in una bottiglietta roll-on da 10 ml e riempire con olio di cocco frazionato, applicalo sotto i piedi tutti i giorni 1-2 volte.

L’olio essenziale di lemongrass presenta potenti proprietà antinfiammatorie, e quando applicato sul collo insieme all’olio vettore, può aiutarti ad alleviare i disagi alla tiroide e fornire proprietà altamente curative.

L’olio essenziale di lavanda (olio della comunicazione), che certamente anche tu conosci per le sue qualità calmanti e rilassanti, incoraggia l’onestà emotiva e ti spinge ad esprimere i pensieri e desideri più profondi.

Applica 1 goccia diluita con olio di cocco frazionato sui polsi, diffondila con l’aiuto di un diffusore per un effetto calmante e allo stesso tempo tonificante sul sistema nervoso, quando si è stanchi.

Molti hanno la tendenza a non fidarsi di nessuno, a sfuggire il contatto sociale, non avendo abbastanza autostima per credere alle proprie intuizioni, lo caratterizzano indifferenza, pigrizia, introversione e opposizione al cambiamento. Conosci e comunica le tue emozioni affinché l’energia possa fluire in te e da te.

incenso oli essenziali

Frankincense, l’incenso, l’olio della verita è un potente anti infiammatorio, rigenerante e immunostimolante, è conosciuto fin dall’antichità anche per le sue capacità di purificare, calmare e di elevare la ricezione della spiritualità e entrare in meditazione, permettendoti così una visione chiara della realtà.

Per aiutarti a bilanciare gli ormoni, massaggia una goccia sotto la pianta dei piedi ogni giorno, in particolare alla base dell’alluce, il collo.

Mirra, l’olio della Madre Terra, migliora la tua funzione tiroidea e la conversione di T4 in T3, aumentando l’assorbimento dello iodio.

Un valido supporto per ritrovare l’amore materno che è dentro tutti noi, anche quando ci è mancato nella vita.

Clove, l’olio essenziale dei chiodi di garofano il cui costituente principale, l’eugenolo, può davvero aiutare il tuo corpo a respingere le tossine ambientali e a disintossicarsi dai radicali liberi, oltre a dare una sana spinta al sistema immunitario e sollievo alla tiroide.

Una meditazione utile – Ujjayi Pranayama – Vishudda Chakra

Ujjayi, detto anche “il suono vittorioso” è la base di ogni Pranayama o tecnica di respirazione. È un suono molto semplice da produrre, implica semplicemente una minima contrattura della gola ed ha, tra le altre cose, lo scopo di permetterci di controllare il flusso del respiro. Concentrati sulla gola, porta il mento un po’ vero il petto ed inizia con l’inspirare ed espirare profondamente attraverso il naso.

Allo stesso tempo contrai leggermente la gola di modo che il respiro suoni simile a quello di qualcuno che dorme profondamente. Ora dirigi la tua attenzione completamente al suono del respiro nella gola. Questo modo di respirare acquieta la mente ed equilibra le emozioni. Consiglio di praticare Ujjayi almeno 5-10 minuti al giorno, possibilmente al mattino e alla sera, nonché ogni volta che ne sentite il bisogno. Io l’ho fatto divenire la mia respirazione abituale. Ujjayi Pranayama disintossica il corpo e aiuta con i problemi dell’apparato digerente (ad esempio la gastrite), ed è consigliato praticarlo anche come primo soccorso dopo un’intossicazione alimentare, o quando sentiamo la mente stanca, piena e sovracarica, lo stress in generale.

Con la pratica regolare di ujjayi e attraverso il suo effetto sulla tiroide, la salute migliora e l’organismo si rinvigorisce, poiché ha effetti positivi sul sistema nervoso centrale, e in particolarmente sul sistema nervoso autonomo, diminuendo le tensione e aumentando gli ormoni del benessere.

Ti informo volentieri che presto, probabilmente già a partire da marzo, a grande richiesta dei miei clienti, creerò una piattaforma sul mio sito dedicata alle lezioni on line in registrata con abbonamento, sui temi: yoga, meditazione, alimentazione e oli essenziali.

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